Stralcio della conversazione fatta in auto tra me e mio marito a proposito dei blog:
– Trovo che sia uno strumento potente, se si riesce a selezionare veramente cosa dire, e soprattutto coinvogliare le parole in un discorso preciso. Ricordi Francesco? Ha aperto due blog, ognuno è un work in progress su un libro che sta leggendo. Credo che siano intelligentemente mirati.
– Che libri sono?
– Sono saggi. Uno è di Deleuze. Non so come si pronuncia. Ho provato a cercare il libro on line, ma pare scomparso.
– Per me puoi pronunciarlo come vuoi, questo DELEUSS, DELOISS. Ne so quanto prima. Di cosa parlano?
– De Sade e Masoch.
– Certo che sei proprio fissata.
– Ma non è vero, dai. E poi c’è da dire che è anche molto trendy, ora… guarda gli ultimi due festival a Sanremo. Il sadomasochismo diventa un argomento nazional-popolare. Come Baudo. (era meglio prima, forse)
– ……ah già. Ma tu sei quella che non segue le mode, no?
Fine del dialogo. Mi limito a osservare gli stivali con la punta che pochi anni fa avrei giurato di non indossare mai.
…faccio il grillo parlante.
Se da una parte è innegabile il tuo diritto/dovere di essere te stessa e di percorrere la tua strada è altrettanto innegabile che non puoi cercare il consenso alla tua coerenza in chi questa strada non ha interesse a percorrere.
Se ho capito bene tuo marito non sa che farsene del BDSM: bene lascialo vivere come crede e non pretendere che lui capisca ciò che non è tenuto a capire.
Non odiarmi piccola…:)
..odiarti? ma figuriamoci…. più che altro ho lasciato perdere pure io..com’è che fa figo definirsi? Ascetica.. ecco. Mo’ faccio l’ascetica del bdsm….